Prinicpessa Maria Tudor




[...] La sorella del re, Maria, pareva risplendere quella sera con i lunghi capelli acconciati sulla nuca e l’abito acceso dalle luci delle candele. Jane indugiò sulla donna, tutta Londra ricordava il loro amore fiorito durante il ritorno di Maria dalla Francia, dopo la morte del primo consorte. Quella passione per il suo accompagnatore, intimo amico del re, sbocciata all’improvviso, prorompente, folgorante e la decisione di maritarsi contro tutti e tutto, persino contro re Enrico. 
  Osservando Maria Tudor, Jane faticava a credere che il duca sentisse la necessità di intrattenersi con una contadina e che lo facesse con tale impeto, ma si vociferava che l’uomo contasse un colorito numero di amanti, nonostante il matrimonio felice.[...]



Maria Tudor nacque nel 1496 come principessa d'Inghilterra e divenne regina consorte di Francia in quanto moglie del re Luigi XII di Francia.
Figlia quintogenita del re Enrico VII d'Inghilterra e della regina Elisabetta di York, sorella minore del futuro Enrico VIII e zia dei re Edoardo VI d'Inghilterra, Maria I d'Inghilterra ed Elisabetta I d'Inghilterra.
Maria rimase orfana di madre a sette anni, a redicianni morì anche il padre Enrico VII, a cui succedette il figlio Enrico VIII. Maria e il fratello erano profondamente legati, tanto che alla prima figlia, avuta da Caterina d'Aragona, il re mise nome Maria.
La regina Caterina d'Aragona non riuscì a mettere al mondo sani figli maschi ed eredi al trono ma solo una bambina esile e malaticcia. Per Enrico quindi gli eventuali futuri figli di Maria rappresentavano una delle poche speranze di continuità della dinastia. 
Nel 1514, dopo aver sconfitto i francesi, Enrico VIII decise di dare in sposa Maria, a diciotto anni, a Luigi XII di Francia, vedovo e con una differenza d'età superiore a trent'anni rispetto alla giovane sposa.
La ragazza, che era innamorata e prima fidanzata di Carlo V, nipote di Ferdinando II di Aragona, accettò questo progetto matrimoniale a malincuore, ponendo però come condizione che, quando fosse rimasta vedova (cosa che si presumeva avvenisse tra breve considerando l'età e la salute del promesso sposo), avrebbe poi sposato chiunque lei volesse.
Gli sposi si incontrarono per la prima volta ad Abbeville, il 9 ottobre 1514, e Maria ricoprì sempre il suo ruolo come sposa diligente e premurosa. Si prese cura del marito, malato, e quando lui morì, lo pianse sinceramente. Il matrimonio nel complesso durò meno di tre mesi, perché Luigi XII morì il primo Gennaio 1515.
Alla corte francese Maria aveva avuto modo di conoscere Charles Brandon, duca di Suffolk, che si trovava lì in missione diplomatica. La ragazza, rimasta vedova, memore della promessa del fratello, volle lui come futuro marito. Il matrimonio tra una principessa e un suddito divenuto nobile di recente poneva dei problemi ma la scaltra e testarda Maria, tra scenate, lacrime e minacce, riuscì a dissuadere il duca.
Appena i due sposi tornarono in Inghilterra, Enrico VIII avrebbe voluto giustiziare il cognato per il tradimento subito. Tuttavia era troppo legato ad entrambi per prendere una simile decisione. Quando nacque il primo figlio, Maria fu lieta di chiamarlo come l'adorato fratello.
Fu anche grazie all'esperienza dell'amico che Enrico si sentì fiduciosamente legittimato a divorziare da Caterina. Tuttavia Maria era molto affezionata alla cognata, ammirata da tutti a corte, e non accettò mai il divorzio del fratello e soprattutto il matrimonio con Anna Bolena, definita una sgualdrina.
Maria morì nel 1533. Sei settimane dopo la sepoltura, Brandon diede scandalo risposandosi per la quarta volta: la sposa era una ragazzina di 14 anni, fidanzata al figlio.

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