Re Enrico VIII


[...] Jane osservò il Lord che le dava le spalle: era alto, indossava un farsetto di broccato, impreziosito da ricercate guarnizioni, la cintura stretta in vita e una casacca a coprirgli le spalle. Si volse quel tanto per poterne ammirare il volto: penetranti occhi azzurri, una bocca piacente e la lanugine che gli ricopriva guance e mento. Jane stava di fronte all’uomo che tutta l’isola decantava, in perpetua sfida con re Francesco I, il monarca francese d’indiscussa fama e bellezza, per contendersi lo scettro di ‘miglior giovane reggente d’Europa’. Jane era al cospetto di re Enrico VIII, il re d’Inghilterra. [...]


Enrico VIII Tudor nacque nel 1491 a Greenwich. Fu il secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York. Soltanto tre dei sei fratelli sopravvissero: Arturo (Principe del Galles), Margherita (regina consorte di Scozia) e Maria (in seguito regina consorte di Francia). 
Re d'Inghilterra e Signore d'Irlanda dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte, fu il fondatore della Chiesa Anglicana nata in seguito allo scisma religioso, quindi alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma. Nei primi tempi fu un fiero oppositore delle teorie di Lutero, e per questo motivo ottenne nel 1521 da Papa Leone X il titolo di Defensor Fidei, ossia "Difensore della fede", titolo che ancora oggi compare sulle monete inglesi con l'acronimo latino DEF. FID. In séguito, tuttavia, arrivò a un insanabile contrasto con Papa Clemente VII. Detentore di un potere assoluto incontrastato, segnò fortemente le vicende inglesi. Decretò lo scioglimento dei monasteri e l'unione dell'Inghilterra con il Galles.
Uomo eccezionalmente attraente, alto circa un metro e novanta, biondo e atletico, definito "il più bel principe della cristianità", Enrico era ben lontano dall'immagine successiva tramandata ai posteri di un re tirannico, obeso e spietato: gioviale e cavalleresco, possedeva inoltre una vasta cultura umanistica, una solida conoscenza delle lingue (latino, spagnolo, francese), un genuino interesse per la teologia - dovuto anche all'approfondita istruzione religiosa ricevuta nell'infanzia, allorché, in qualità di secondogenito, era stato destinato alla carriera ecclesiastica - e un notevole talento musicale.
Nel 1493 il giovanissimo Enrico venne nominato Conestabile del castello di Dover e Lord Guardiano dei Cinque Porti, l'anno successivo divenne Duca di York. In seguito venne nominato Conte Maresciallo (Earl Marshal) d'Inghilterra e Lord luogotenente d'Irlanda. 
Nel 1501 presenziò alle nozze del fratello maggiore Arturo con Caterina d'Aragona, allora rispettivamente di quindici e sedici anni. Arturo tuttavia morì per una infezione poco dopo, ed Enrico, all'età di soli undici anni, divenne erede al trono.
Alla morte del padre, nell'anno 1509, a diciotto anni Enrico salì al trono, col nome di Enrico VIII. Il nuovo sovrano consolidò il regno: ridusse il potere degli aristocratici di alto rango e si affidò al sostegno della piccola nobiltà di provincia, la gentry, proprietari di terre, che, pur non appartenendo alla nobiltà, erano titolari di prerogative e privilegi tipici degli aristocratici. Circa nove settimane dopo, sotto la spinta della Spagna, Enrico sposò Caterina, già sua promessa sposa per gli impegni presi precedentemente. 
Il matrimonio però fu tormentato dalla mancanza di eredi maschi, nonostante la nascita della figlia Maria, e il Re iniziò ad avere amanti, ricordiamo Elizabeth Blount che gli diede Henry Fitzroy morto diciassettenne di consunzione e i figli Henry e Catherine Carey, nati dalla relazione con Maria Bolena 
Nel 1526 Enrico si invaghì di Anna Bolena, sorella di Maria, e mosso da una passione irrefrenabile si adoperò al fine di dichiarare nullo il matrimonio con la prima moglie e sposare Anna.
Anche questa unione però non vide giungere il maschio, Anna gli donò solo una figlia Elisabetta, futura regina d'Inghilterra, e dal 1436 anche la seconda moglie iniziò a perdere il suo favore. Enrico iniziò a interessarsi alla dama di Anna, la mite Jane Saymour, e grazie ai suoi consiglieri riuscì a disfarsi di Anna accusandola di tradimento e stregoneria.
Nel maggio 1536 fu giustiziata ed Enrico potè sposare Jane. La donna gli diede un figlio Edorado ma morì di parto ed Enrico si consolò obbligatoriamente scegliendo una nuova moglie Anna di Clèves. Questa, però, non era desiderabile troppo rigida e austera e anche questo matrimonio venne ritenuto nullo.
Nel 1540Enrico sposò Catherine Howard, cugina di Anna Bolena, ma poi fu costretto a condannarla a morte per alto tradimento, colpevole di essere un'adultera.
Nel 1543 il re sposò Catherine Parr e sarà l'ultima moglie di Enrico, grazie a questa meravigliosa e acculturata donna i figli nati dai precedenti matrimonio del sovrano sarano riammessi alla liena di successione.
Enrico si spense il 28 gennaio 1547 nel palazzo di Whitehall. Il corpo del sovrano venne sepolto nella Saint George's Chapel nel Castello di Windsor, vicino alla terza moglie Jane Seymour.



2 commenti:

  1. Ho una correzione doverosa da fare...Anna Bolena fu "graziata" infine con la decapitazione, e per altro non con la scure, ma con la spada. Un lavoro più preciso e più "nobile" per il suo rango e perchè comunque Enrico l'aveva amata sul serio...

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    1. Un errore imperdonabile per un'appassionata come me di Anna Bolena.
      Sul rogo?? Correggo subito, grazie.

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